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In un azienda come in un ufficio, le persone che vi lavorano hanno bisogno chi più chi meno di consultare i documenti ed in genere i dati presenti su un qualche dispositivo come un server ed inoltre vi è la necessità di condividere periferiche come stampanti, scanner, plotter ecc..

Per fare tutto ciò c’è la necessità di “collegare” i computer e le periferiche alla rete.  Nelle reti basate su server , il computer ( detto appunto server che in genere ha prestazioni più elevate ) condivide alcune delle sue risorse ad un gruppo di computer definiti client. Si parla in questo caso di architettura P2P ovvero perr-to-peer.

Le reti peer-to-peer comprendono un gruppo di computer dello stesso livello , ognuno dei quali può mettere in condivisione alcune sue risorse; in questo caso ogni computer funziona sia da server che da client. Sia nelle reti basate su server, che nelle reti peer-to-peer, la condivisione delle risorse avviene in questo modo: gli utenti client vedono le risorse del server come se fossero fisicamente sul proprio computer; pertanto possono esplorare le directory del server con gli stessi programmi che usano per esplorare il file sul proprio computer.

Si sceglie l’architettura basata su server nei casi in cui si voglia ottenere una gestione che possiamo definire “relativamente sicura” delle informazioni in rete. Le reti basate su server generalmente connettono computer client dotati di un sistema operativo semplice da usare ma che purtroppo non garantisce un’adeguata sicurezza nell’integrità dei dati che dovranno risiedere sul server.  Con questa tipologia di rete è consigliabile effettuare in maniera periodica il salvataggio dei dati dell’intero gruppo di lavoro. Chi si occupa di questo è l’amministratore della rete che gestisce i permessi ed in genere le autorizzazioni di accesso alle risorse della rete stessa.

Creare una struttura efficace è il principio fondamentale sul quale si basa ogni progetto; non da meno quella di una rete aziendale.

Trascurare o gestire grossolanamente la rete di un’azienda è tendenza dei nostri giorni con le risultanti problematiche di gestione e la conseguente perdita di tempo ma soprattutto il dispendio economico.

Una corretta analisi delle esigenze volta al miglioramento dell’efficienza tiene conto di tanti aspetti quali: numero di postazioni sia fisse che mobili, utenze da condividere, credenziali e sicurezza, ecc.…

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera e propria esplosione nell’utilizzo di internet che avuto come conseguenza principale la corsa all’adeguamento delle risorse alle nuove tecnologie le quali ci permettono, oltre al fatto di essere competitivi, di distribuire sul territorio i nostri prodotti estendendo ciò che prima tendenzialmente era isolato.

A questo punto però bisogna necessariamente “ripensare” la rete aziendale, non solo perché la normativa ci impone di adottare determinati standard ma anche perché vogliamo che la stessa sia perfettamente adeguata a quelli che sono gli obiettivi 2.0 dell’epoca moderna.

Termini come automazione, on demand, cloud sono entrati a far parte della contemporaneità ed  impongono alle realtà aziendali  l’introduzione di nuove funzionalità “intelligenti” sia livello infrastrutturale che architetturale: nel primo caso bisognerebbe creare un sistema che ci allontani dai vecchi sistemi poco scalabili e grovigli di cavi ed apparati come switch , router, access point  ecc, nel secondo dare più peso alle applicazioni e gli obiettivi del nostro business che ai classici protocolli.

Ovviamente tutto ciò può essere reso possibile solo effettuando un upgrade, ingegnerizzando la rete e gli apparati stessi per rendere le reti più sicure e semplici da gestire dato il numero sempre in continua crescita delle applicazioni e di conseguenza del traffico di dati

Per fare tutto ciò è necessario, a mio avviso , introdurre quelli che vengono definiti strumenti di application delivery e load balancing  ; strumenti i quali sono stati progettati per individuare i percorsi di rete con maggiore disponibilità di banda ed utilizzarli per reindirizzare i traffici di dati direttamente al server che sia esso fisico o virtuale ovviamente tenendo conto di quelle  che sono le priorità.

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